Ginetto Gardini
Ginetto Gardini
classe 1944 nativo di Barco di Bibbiano è deceduto improvvisamente giovedì 28.aprile e nonostante l’intervento tempestivo del personale del 118 eliambulanza inclusa non c’è stato nulla da fare. “Per stigmatizzare
sattamente il suo essere” ci dice Franco Fusoni un parente “basta citare la celebre canzone di Ligabue – Una vita da mediano. Lui davvero nel suo percorso di vita ha sempre fatto prevalere il “fare” sul “dire”. Era assai dinamico, produttivo ma anche determinato in tutti gli aspetti e anche, in particolare quello del volontariato parrocchiale di Barco dove era ancora membro della Commissione Parrocchiale per le attività economiche”. Anche l’importante polo polisportivo parrocchiale costituito da un campo di calcio regolare con l’adiacente campetto per l’allenamento nonché quello per il basket con tutti i relativi accessori quali la tribuna, i servizi, l’illuminazione elettrica per poter giocare alla sera, sono nati, pensati e stati realizzati con il suo poderoso contributo. La canonica e l’asilo parrocchiale lo ha sempre visto attivissimo anche in quegli aspetti di lavoro materiale atti a tenere in perfetta efficienza e pulizia i luoghi di pertinenza ad essi Davvero Barco perde un pilastro importantissimo che sarà difficile da compensare”. Ginetto lascia la moglie Lilia Fusoni e i tre figli Chiara, Francesco e Barbara ma anche un nipotino. Il padre Francesco Gardini aveva fondato assieme ad altri nel lontano anno 1920 la Cooperativa dei Muratori di Barco trasformatasi poi nell’anno 1970 in Edilcoop di Barco per confluire successivamente nell’ I.R.Coop nell’anno 1975. Mentre la vita lavorativa di Ginetto era stata svolta per oltre un trentennio alla “Max Mara” nel ruolo di controllo dei tessuti.Le esequie avverranno domani sabato 30.Aprile con partenza alle ore 10.00 da Coviolo per arrivare attorno alle 10.30 presso la Chiesa “San Pietro Apostolo” a Barco di Bibbiano. (Daniela Aliu)