Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Galleria l’Ottagono artista Carlo Toni

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Piazza Damiano Chiesa, 2 ( angolo Via Gramsci ) Bibbiano – RE

Sabato 4 marzo  2017 dalle ore 17:00 alle ore 20:00

Mostra personale dell’artista CARLTON ( Carlo Toni ) A cura di Silvio Panini Intervento di Virginia Cipressi
Impressioni di Giovanni Casino Papia. Seguirà rinfresco. La mostra è visitabile il sabato e la domenica fino al 26/3
dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 16 alle ore 19

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Pensieri a scaglie CARLTON Bibbiano

Carlo, qual è stata la scintilla che ha acceso in lei questa passione?
Tutto è nato a seguito di un periodo molto difficile della mia vita, nel quale gli unici stimoli che riuscivo a generare mi hanno portato a vedere a ritroso tutta la mia storia, e mi sono reso conto che più ho vissuto e più ho riempito il raccoglitore che avevo nella testa fino al punto di un annullamento del pensiero, al vuoto più totale.
E da questo vuoto è nata una nuova vita, quasi come se questa implosione avesse generato un nuovo big bang.
Ed è stato passeggiando solo in un bosco che ho avuto l’intuizione…

Ottagono storia:

La Galleria L’Ottagono apre i battenti nel 1997, a seguito di un intervento di restauro negli archivi del Cumune voluto dall’ex sindaco Orio Vergalli e dall’Assessore alla Cultura Giovanni Cossu, amministratori interessati all’arte contemporanea e volenterosi di dare a Bibbiano una sala espositiva permanente, originale, e di facile accesso ai cittadini.“ L’Ottagono “, nome che deriva ovviamente dalla forma ottagonale della sala, presenta al suo interno pareti che sembrano nicchie e un soffitto che grazie alle svariate decorazioni in rilievo assume un aspetto arabeggiante. Continua a leggere nel sito. Pensieri a scaglie CARLTON  Bibbiano

Arte costruttiva, interattiva e sensoriale, ma anche e soprattutto percettiva… la sua ricerca non è condizionata da nulla, né da mode, né da mercato, anzi, essa ha, e certamente avrà, vita autonoma lunga, quant’è quella del vedere e della visione…”