ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

ricordiamo i 6 milioni di polacchi

ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

DEDICATO AL CAPORALE CADUTO POLACCO ALEKSANDER NIEDZWIECKI classe 1909.

 ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

 ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

In occasione dell’omelia da parte del nostro parroco bibbianese di origine polacca Don Darmetko Wojciech, dedicata a Mèliga Oreste avvenuta recentemente, venni a sapere che un fratello del suo nonno materno polacco perì in Italia e oggi giace nel cimitero di Loreto dei Caduti Polacchi della II Guerra Mondiale.Ecco la breve biografia redatta da Don Wojciech: “Egli nacque nell’anno 1909 a Borkowo, il primogenito dei due fratelli, insieme con tutta la sua famiglia fu deportato dalla NkWD (acronimo di Commissariato del popolo per gli affari interni) in Siberia e dopo in Kazakistan dove visse alcuni anni nei “Gulag”. Quando Stalin si trovò in difficoltà ad affrontare i tedeschi fece promessa di poter ricostruire e permise di formare con l’avvio dell’”Operazione Barbarossa” il 2° corpo militare dei polacchi arma polacca in esilio sotto la guida del generale Anders Wladyslaw che passando dall’Iran, Iraq , Palestina e Libano, da Tobrug arrivarono anche in Italia  Una parte dell’esercito passò da Taranto verso Roma per la famosa “Linea Gustav” dove un migliaio dei soldati morì nella battaglia di Monte Cassino. Dopo proseguirono e parteciparono  nelle battaglie di Loreto e Ancona sul fiume Metauro sulla Linea Gotta  Per lui la guerra finì purtroppo in Italia e non tornò mai più in Polonia”. Ottanta anni fà e precisamente il 1° settembre 1939, la Germania nazionalsocialista dava inizio a quella tragedia immane per il mondo e l’umanità intera che fu la Seconda Guerra Mondiale. Le prime bombe vennero sganciate venerdì 1 settembre 1939 sulla città di Wielnun in Polonia, causando dolorose e ingenti perdite di vite e distruzione, cadendo persino sull’ospedale della città. Lo stesso giorno, i cannoni delle navi nemiche attaccarono anche Westerplatte. 6 milioni di polacchi vittime del nazismo

 ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco

ALEKSANDER NIEDZWIECKI, Onore al Caporale Polacco


In questo modo, la Polonia divenne la prima vittima della Seconda Guerra Mondiale soffrendo quasi sei anni di occupazione, accompagnata da innumerevoli atrocità e da una politica distruttiva di sterminio, in particolare verso la popolazione ebraica. “Nell’80° anniversario dello scoppio della guerra – scrivono i vescovi polacchi e tedeschi in una dichiarazione congiunta – ricordiamo i 6 milioni di polacchi, di cui 3 milioni di origine ebraica, vittime del sistema criminale nazista. Siamo consapevoli del dolore che le vittime e i loro cari hanno sofferto e che si sente ancora oggi. La guerra ha causato ulteriori gravi danni e sofferenze alle persone, soprattutto a causa dei reinsediamenti: milioni di polacchi, e poi tedeschi, hanno dovuto lasciare le loro case e cercare una nuova patria”. Anche l’Anpi bibbianese in occasione del 25 Aprile ricorda anche con la bandiera polacca l’adesione della medesima alle forze alleate che sconfissero il nazi-fascismo.
Onore al Caporale Aleksander!

Giangiacomo Papotti 2-9-2019