Monumento dedicato al Generale Luigi Reverberi a Cavriago

Pubblichiamo il discorso avvenuto il 19 febbraio 2023 presso il Monumento dedicato al Generale Luigi Reverberi a Cavriago in zona Pianella:

“Buongiorno e benvenuti a tutti . Un saluto alle autorita’ civili, militari , religiose, agli alpini e amici.

Un ringraziamento particolare per l’organizzazione di questi due giorni al Generale Ignazio Gamba, al Comune di Cavriago, alla Sezione Ana di Reggio nell’Emilia A. Ferrari e suoi collaboratori al Gruppo Alpini di Cavriago e Montecchio nell’Emilia.

Mai avremmo immaginato, quando nel 2009 inaugurammo questo monumento dedicato al generale Reverberi e agli Alpini, che in occasione dell’80° anniversario della battaglia di Nikolaewka, su quella stessa terra ci sarebbe stata di nuovo la guerra.

Quella terra che ha accolto i corpi di tanti Alpini, che ha visto le sofferenze e le atrocità di una devastante ritirata, oggi è ancora bagnata del sangue di tanti uomini.

Mai avremmo immaginato che ottant’anni dopo una guerra di aggressione, come fu quella fatta dal nazismo e dal fascismo, un’altra guerra di aggressione avrebbe visto protagoniste quelle stesse terre.

Non lo avrebbe immaginato il nostro reduce , Pasquale Corti, a cui si deve questo monumento, che ha fatto della sua vita una testimonianza schietta e forte di quello che è avvenuto in quei mesi tra il ‘42 e il ‘43; lui ci ha sempre insegnato e ricordato che gli orrori della guerra portano solo morte e distruzione.

Noi che abbiamo raccolto, come figli, come nipoti, l’eredità degli Alpini come Pasquale e il Generale .Reverberi, abbiamo il dovere di credere nella pace.

Gli Alpini lo hanno fatto e lo abbiamo fatto, in questi ottant’anni, portando lo spirito alpino in tutti i posti dove c’era bisogno di aiuto, di solidarietà, di una mano tesa. Questo è il modo migliore di fare memoria, significa dare un senso a giornate come questa.

Coloro che sono tornati hanno contribuito a far nascere e crescere un paese democratico, solidale, un paese che crede nella pace, perciò dobbiamo continuare ad essere testimoni della cultura della pace e a lottare per un mondo di pace!

Questo monumento, ciò che è avvenuto ottant’anni fa e anche dopo, ci ricordano da quali sofferenze si è partiti, e ci fa dire che la pace non è una scelta, ma è l’unica scelta da fare.

Viva gli Alpini, Viva l’Italia.”

Cavriago, 19 febbraio 2023