“I miei labirinti” riflessioni di Michele Fedele 2021
“I miei labirinti” riflessioni di Michele Fedele 2021
„Vivo a Parma, ma dormo e sogno in Africa.“
—Mia madre, morì quando ad Asmara era stagione delle grandi piogge, quando con l’olfatto in allerta sul profumo di jacarada e bouganville ,si sentiva il vento squassare le fronde del sicomoro e dell’eucalipto e i tuoni rombavano tutt’intorno possenti come l’urlo dell’ oceano .-
La perdita, tolse l’argine a tutte le sofferenze accumulate che erano stivate in nervosa attesa. Un fiume nero .“il mio caos vuoto”.Dopo aver lasciato esaurire tutte le lacrime, ho aperto quei nuovi paesaggi segreti accumulati tra i miei bui labirinti di acacie spinose. Ho reimparato a respirare con diligenza e a fare della mia vita un ideale di solitudine organizzata e a viverla, come un momento di benessere profondo, necessario per vaccinarmi contro le proprietà accumulate e le rabbiose perdite.
Di seguito, sfrondando, limando i gesti , abolendo il superfluo frequentare ho sentito l’esigenza di armarmi di nuove visioni ma, dovevo prima sostituire l’estenuante“competizione” con “condivisione ,cooperazione e volontariato”; È stato un lento divenire. Scrutandomi di spalle nella mia goffa metamorfosi ho provato tenerezza . Infine, mi sono concesso, lontano dalla cacofonia le piccole oculate distrazioni ed ho attraversato oceani per ripulirmi dai sedimenti stratificati. Ricalibrate le priorità. Respiro forte e più che parlare ascolto e ci riprovo il mio dolore alfine mi è servito a crescere a perdonarmi e a perdonare.Un altra alba un nuovo sole un altro giorno. Un altro giro Mick verso i misteri del mondo.
Mick-marzo 2021.