Da Montechiarugolo a Sanremo -Teatro Ariston 2013

Festival di Sanremo un’avventura

non solo canora.

Siamo pronti, abbiamo organizzato un viaggio di una giornata a Sanremo , il litorale ligure, presentatorila via del teatro ,un po’ di shopping e la speranza di vedere e ascoltare nel pomeriggio i cantanti in gara, alcuni di loro si possono incontrare nei ristoranti nelle vicinanze teatro. Percorrere la via Matteotti ed arrivare al teatro, se uno non è attento , ci passa davanti senza notarlo, da sempre gli stessi infissi in alluminio, mai cambiato look, però all’interno tutto cambia, non parlo degli arredi o dei marmi ne delle poltrone, ma dell’elettricità dispersa nell’aria, che appena la incontri , ti prende e ti avvolge, una carica emotiva che ha partire dagli artisti ti immobilizza. Quello che non sappiamo e che c’è durante lo spettacolo , un butta dentro. Si certo specialmente per i nuovi talenti, quelli che si bloccano ai lati del sipario e che non vogliono entrare, ma non solo dal palco,certi li vanno a cercare nei camerini perchè pensano di essere al bar, mentre i tempi dello spettacolo sono cronometrati al secondo e se non sei al posto X al momento giusto, qualche direttore di palco può svenire. Quanti al lato destro del palco dietro le quinte in attesa di entrare hanno pianto, quanti hanno litigato, quanti si sono insultati ,ancora pochi secondi e devi entrare, preparati , le ultime minacce al tuo partner  se sei in coppia e poi fuori a prendere gli applausi,un attimo di respiro per il butta dentro, togli i microfoni nel tornare dal fuori campo televisivo e poi avanti il prossimo.Ma dov’èèèè, guarda se è li fuori…..vallo a cercare era qui un momento fa. Quanti sono invece gli artisti che hanno rischiato di farsi male sul palco? Io uno lo ricordo “Peter Gabriel”

– Shock The Monkey (Sanremo 1983).mpg

[youtube]http://youtu.be/7U6l46cDVmo[/youtube]

Si vede chiaramente nel filmato, che si lancia con una corda sul pubblico, dopo un pomeriggio di prove per non colpire qualcuno del pubblico con una forza non indifferente torna sul palco colpendo una spia dell’impianto audio. Aiaiaiaiaiaiai, chissà chi ha spostato quella spia, forse non doveva essere li? Comunque a parte la sua botta contro il palco, nessun altro si è fatto male.