VIDYĀ in concerto-reunion for Otello Parma 2015

Arci Zerbini Parma

Vidyà

Martedì 21 aprile Arci Zerbini Parma Borgo Santa Caterina 1

Ingresso riservato ai soci ARCI. Per prenotazioni tavoli ed altre info: tel. 0521.1991309 cell. 328.2583225 – 338.9273508 email: arcizerbini@gmail.com
web: http://www.arcizerbini.it/♦ Apertura CUCINA ore 20:00  Inizio CONCERTI ore 22:00

 VIDYĀ: Vincenzo Mingiardi (chitarra),Pampa Pavesi (tastiere),Ugo Maria Manfredi (basso),Oscar Abelli (batteria)
Il primo concerto dei Vidyā è del marzo 1975. Eravamo ragazzi ammaliati dai suoni e dai ritmi incantevoli che erano nell’aria in quel periodo: jazz elettrico, psichedelia, funk, musica indiana, africana, e tante altre meraviglie. Cercando di riprodurre – con ingenuità e spregiudicatezza – quel miscuglio ribollente di sonorità, abbiamo iniziato un bellissimo viaggio musicale durato oltre un decennio, prima di proseguire in altre direzioni.
Ma tutto (forse) partiva da lì… e dopo tanti anni quei suoni e quei ritmi echeggiano ancora in noi; sono una parte fondamentale del nostro modo di fare musica, e sentiamo non solo il desiderio ma l’esigenza di condividerli nuovamente. Perciò abbiamo recuperato e riascoltato vecchi nastri, unito frammenti sonori, mescolato emozioni musicali di ora e di allora, per farli ancora oggi vibrare nell’aria.

Vidyà

Biografia
Il gruppo musicale Vidya nasce a Parma nel 1975 dall’unione di alcuni giovanissimi musicisti (16 anni di età): Vincenzo Mingiardi, Pampa Pavesi, Ugo Maria Manfredi, Otello Gorreri (prematuramente scomparso nel 1998), ai quali in breve tempo si aggiun

Da gazzetta di Parma

Da gazzetta di Parma

gerà il percussionista Oscar Abelli. Il 22 marzo 1975 il loro esordio ufficiale in concerto, con grande successo di pubblico e critica. Ben presto il gruppo – al quale nel corso degli anni hanno collaborato altri musicisti – si impone nella scena musicale come gruppo di spicco del cosidetto “jazz-rock”, che lo porterà a suonare in varie città italiane del nord e centro Italia (Milano, Bologna, Firenze, Modena, Reggio Emilia, Piacenza, Cremona, Verona, Massa Carrara …), in diversi locali clou dell’epoca (Scimmie a Milano, Lizard a Firenze, Florida a Modena, Picasso a Parma …), importanti rassegne e festival (“Festival Mulino Doppio”, Milano; Rassegna “Le Feste Teatrali delle Sere di Luglio”, Parco Ducale, Parma; “Festival Jazz” Piazza Cavalli, Piacenza; “Festival Rock”, Stadio Comunale, Massa; Teatro Due, Parma; “Rassegna Jazz Italiano”, Osteria dell’Orsa, Bologna“; 1° Festival Jazz Parma 1985”, P.le Salvo D’Aquisto, Parma …) e in uno ‘storico’ concerto con il sassofonista Larry Nocella all’Area Ex Macello a Parma. Nel 1980 l’incisione discografica “Vidyā” (Studio Veronica, Parma). Sin dagli esordi il gruppo Vidyā si contraddistingue per una produzione musicale composta esclusivamente da brani originali – spesso arrangiati collettivamente – che risentono di varie influenze stilistiche: dal jazz elettrico al funky e a certa psichedelia rock, dalle sonorità mediterranee alla musica africana e indiana, dal minimalismo alla musica di improvvisazione totale, con particolare riferimento alla musica modale. In un viaggio musicale durato oltre un decennio. Vincenzo Mingiardi, Pampa Pavesi, Ugo Maria Manfredi, Oscar Abelli proseguiranno poi in altre direzioni: latin jazz, blues, fusion, progressive rock, jazz contemporaneo, dando vita a diverse formazioni proprie e collaborando con prestigiosi artisti; oltre che in ambito teatrale, turnisti nel pop e musica leggera, come compositori, docenti di musica e in ambito musicoterapeutico. Nel 2012 i musicisti del gruppo (dopo una reunion jam session dedicata al batterista e polistrumentista Otello Gorreri) decidono di rifondare i Vidyā: per far rivivere quei suoni e quei ritmi, nell’esigenza di condividerli nuovamente e farli vibrare nell’aria. In repertorio – ancora una volta composto da brani originali – nuove rivisitazioni collettive delle composizioni dell’epoca. Una musica di intensa carica ritmica e dalle forti tinte melodiche, ricca di differenti atmosfere sonore, in cui l’interazione creativa fra i musicisti riveste un ruolo di primaria importanza.