Dall’Alabama e California a Bibbiano

Bibbiano on line con Stefania Cattani e Laura Panella

Dall’Alabama e California a Bibbiano Dall’Alabama e California a Bibbiano

Dall’Alabama e  California a Bibbiano

Bibbiano on line 21-06-2016

“Latteria Sociale Nuova” Bibbiano.

Stefany e Roy, la prima viene dallo stato dell’Alabama mentre il secondo viene dallo stato della California, stati che fanno entrambi parte della grande famiglia degli “Stati Uniti d’America”. Li incontro la mattina di domenica 19 giugno presso il Caseificio “Latteria Sociale Nuova” in via Vittorio Veneto a Bibbiano. Ad accoglierli lo staff famigliare del Tecnico Mastro Casaro Paolo Copelli, con in testa sua moglia Stefania Cattani che cura anche lei, sia la lavorazione del latte che la gestione dell’adiacente negozio di vendita, un autentico paradiso gastronomico. La febbrile attesa cessa all’arrivo dell’interprete Laura Panella, una autentica traduttrice umana simultanea dove inglese, francese, tedesco trovano un’ottima prestigiosa collaboratrice. Sono un po’ emozionato, perché è inutile negarlo, ma gli americani sono ancor’oggi un grande potente popolo, simbolo di modernità, di multietnicità e di esempio democratico da imitare eppoi per uno che si occupa anche di storia quale occasione per ringraziare questo popolo che nella seconda guerra mondiale furono gli artefici della nostra liberazione. Ma non divaghiamo. Loro oggi sono venuti a visitare il caseificio per capire come mai sia veramente vero che stiamo di fronte al “Re dei Formaggi”. Li informo, per metterli subito a loro agio, che il loro terzo presidente degli Stati Uniti d’America Thomas Jefferson (1743 1826 +) già nel lontano anno 1785 tramite un parmigiano che viveva a Parigi venne messo a conoscenza dell’esistenza di tale prodotto gastronomico. Nelle sue riflessioni infatti si legge come sia più facile far parlare un ministro di stato piuttosto che un contadino intervistato nel merito. Si sà i segreti culinari sono sempre stati dei grandi misteri e come tali devono rimanere. La domanda fatidica è se loro conoscono il “Parmesan” ovvero il grande truffatore , quello che per intenderci inganna mezzo mondo, che pensa che stà acquistando una ”Ferrari Testarossa” ovvero il Parmigiano-Reggiano mentre poi invece si ritrova a viaggiare su un motorino 50cc. Infatti subito dopo li illumino con il fatidico enzima “Lisozima” componente necessario per tenere insieme quelle forme di formaggio troppo esposte ai processi fermentativi dei batteri che invece il Parmigiano-Reggiano non conosce affatto grazie al tipo di alimentazione, vedi prati stabili e dintorni, che offrono una bassissima flora batterica ed evita così la fermentazione gasogena ovvero il gonfiaggio delle forme. Capisco che la traduttrice, troppo divertita anch’essa dalla mia carica di entusiasmo, quando proclamo il “The best” nel mio inglese stentato ed ecco allora che strappo un sorriso collettivo e così scatta subito la trappola mediatica et voilà ho messo una punta di Parmigiano-Reggiano in mano ad un vero americano, un vero Yankee! Davvero sono orgoglioso di essere riuscito in tale grande impresa, per la prima volta un bibbianese ha messo “ko” un americano, scusate se è poco…Papotti-Beltrami 1-0! Dall’Alabama e  California a Bibbiano