Voci e silenzi di prigionia Cellelager 1917-1918

i loro silenzi

Tutti al “Metropolis” a Bibbiano (RE) il 12.09.2015

h.21,00 per la presentazione dell’opera.

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Non sò, se posso osare a scrivervi di questa vera e propria opera monumentale di Storia contemporanea ma è il titolo stesso che me lo impone. “Voci e silenzi di prigionia Cellelager 1917-1918”. Sono le loro voci ma soprattutto i loro silenzi dei “sommersi”,Bibbiano cellenger migliaia di persone italiane, che a cento anni di distanza, cominciano idealmente a sentirsi in pace con l’anima perché là, a Celle in Germania, l’avevano davvero persa l’anima…Perché monumentale opera? Vi basta di pensare che là, a Celle, non v’è rimasta traccia di alcunchè di quel dannato lager dove “la terra scricchiolava sotto i cucchiai nelle scodelle di ferro smaltato” ma è proprio grazie alla volontà di quelle voci e di quei silenzi che oggi possiamo anche ammirare e stupirci di come gli umani sappiamo sempre creare le condizioni anche per il bello e per il buono. Dove davvero “cedere un pezzo di pane” diventava a pieno titolo un atto di eroismo, un atto di altruismo, il germe innato della solidarietà. Ma anche gravi ombre e dannate sofferenze gravitano attorno a quest’opera ma voglio rispettare in toto la volontà degli autori che hanno inteso di “passar memoria” alle giovani generazioni acchè queste non ritornino negli errori del passato e allora è giusto illustrare come anche in quei posti l’amicizia, la solidarietà, l’unione, e quant’altro di bello può produrre l’umano sia stato maggiore delle brutture perpetrate.Ecco perchè allora prende corpo e si materializza un concetto universale che scaturisce dai sopravissuti ovvero che “Il nemico era come noi” per significare che sempre la guerra produce da una e all’altra parte le stesse emozioni, le stesse sofferenze, le stesse privazioni. Ecco perchè nella nostra Costituzione vi è un pensiero semplice ma solido che recita: “Art. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Dedico queste mie righe al compaesano bibbianese scomparso Davide Ing. Ruozi prigioniero a Celle Lager.
Tutti al “Metropolis” a Bibbiano (RE) il 12.09.2015 h.21,00 per la presentazione dell’opera.
Chi volesse il testo può prenotarlo a: ljgarimberti @ libero.it o al cell.338 7970171.
Giangiacomo Papotti