I Violini di Santa Vittoria

Ci sono film, ci sono documentari, ci sono i colossal eppoi ci sono le opere d’arte ebbene “ I Violini di Santa Vittoria” del regista Nico Guidetti senza ombra di dubbio e a pieno titolo rientra in quelle opere dell’arte che rimarranno scolpite per sempre nella roccia

della storia. Un intreccio che s’avvolge all’unisono tra storia popolare, musica, spiritualità, socialismo e a questo quintetto di uomini d’arte il gruppo “Denominazione d’Origine Popolare” il merito ma anche il peso gravoso di portar memoria a rispetto di quel dogma “la storia siamo noi” al quale tutti noi cittadini emiliani di oggi dobbiamo necessariamente volgere lo sguardo perché è da li che siamo tutti passati. Il merito di tanta enfasi? Di aver saputo riportare alla ribalta un pezzo di storia difficile da raccontare ai nostri giovani perché è una storia di grave povertà dove davvero mangiare era un lusso perché non tutti i giorni lo si faceva e dove davvero il signore che lanciava, dall’alto del suo balcone del villone, una manciata di monete metalliche alla plebe che s’avvinghiava per terra per ritirarne la misera elemosina.
Ma c’è sempre la fantasia che ti fa sognare e ti trasporta via nel caleidoscopio colorato dell’arcobaleno della vita e allora davvero quel violino, quella viola, quel contrabbasso poteva essere il mezzo per lasciare dietro di sé quel duro terreno agostano da polverizzare a colpi di mazza…Fantasie penserete voi ma invece era davvero la dura realtà quotidiana dei nostri avi e a pensarci bene neanche tanto tempo fa, un centinaio di anni fa. Spero che le mie parole siano stati sufficientemente colorate per darvi quel sottofondo necessario per ascoltare queste nenie antiche fatte di valzer, di polche, ti tango che d’incanto non saranno più sterili ed aridi tratti neri ordinati scritti sul pentagramma della musica ma autentiche botte di vita perché è da quelle note che è passato l’Amore. Si quello vero, quello lontano da lustrini e calze nere conturbanti, quello che per intenderci era affidato il compito di rimandare tutta la loro totale speranza che al prossimo, la vita avrebbe concesso il proprio meglio e oggi possiamo pensare a loro e rendere grazie di quegli enormi sacrifici spesi per i loro perfetti sconosciuti pronipoti. “I Violini di Santa Vittoria”. Regia di Nico Guidetti ed il quintetto del gruppo “Denominazione d’Origine Popolare”.