Superbonus uffici tecnici comunali letteralmente sommersi
Superbonus uffici tecnici comunali letteralmente sommersi
Le categorie professionali degli addetti all’edilizia in questo periodo sono sotto una pressione indicibile così come gli uffici tecnici comunali letteralmente sommersi da una miriade di accesso agli atti. Tutto questo a causa del cosidetto “Superbonus 110%” in pratica tu spendi 100 e lo Stato te ne dà 110. Per farvi ben capire l’odissea burocratica nella quale noi siamo immersi vi voglio riportare in estratto un recentissimo studio effettuato dal serissime e rispettabilissimo Consiglio Nazionale del Notariato. Lo studio è il n.27-2021/T di Roberto Martino del 05.02.2021.
Si legge a pagina 7: “Le disposizioni del presente articolo non si applicano alle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A/1e A/8 e alla categoria catastale A/9 per le unità immobiliari non aperte al pubblico. Sull’esclusione dì tali immobili non vi sono dubbi interpretativi: le altre categorie catastali dovrebbero, stante la mancata indicazione della norma, essere ammesse a godere del beneficio. TUTTAVIA I’AGENZIA, CON UN’INTERPRETAZIONE CRITICABILE ANCHE SOTTO IL PROFILO SISTEMATICO OLTRE CHE SOTTO QUELLO LETTERA LE, ritiene che le spese detraibili ai fini del superbonus siano solo quel le effettuate su unità residenziali e su parti comuni di edifici residenziali”. Le lettere maiuscole sono il “focus” del nocciolo del problema ovvero se uno dei più prestigiosi ed importanti organi nazionali rappresentanti della legalità mettono nero su bianco quanto sia errata l’interpretazione di chi ha creato la legge ed applicarla in chiarezza e limpidità come faremo noi liberi professionisti applicarla in serenità se i notai muovono queste critiche pesantissime? Ora spero che abbiate compreso in quale palude vischiosa si debba lavorare…
Giangiacomo geom. Papotti