Percorso ciclistico Petrarca e Enza, pronta la segnaletica 2020

Pedala. pedaliamo, che la bici ci porta lontano

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Percorso ciclistico Petrarca e Enza, pronta la segnaletica 2020

La presenza  di Francesco Petrarca a Parma e provincia nell’arco di un decennio, dal 1341 al 1351, è testimoniata dalle opere poetiche e letterarie da lui composte durante il suo soggiorno nelle dimore parmensi del Poeta, tra cui Villa Micheli-Mariotti sita nella frazione di Monticelli Terme.  l’attivazione di un vero e proprio “percorso Petrarca” che da Parma porti nel Comune di Montechiarugolo per poi proseguire  negli altri comuni petrarcheschi di Traversetolo, Neviano degli Arduini e Canossa.

Per quanto concerne i quattro percorsi che sono nella mappatura(Resistenza, Enza,Liberty e Petrarca),vi informo che i segnali dei percorsi Pedalart sono stati fatti e sono pronti per essere installati, si stanno acquisendo i contatti con gli uffici tecnici dei comuni (escluso Parma per ora) l’obbiettivo è posare tutti i segnali entro Febbraio.

PEDALART PARMA2020: PR4 LUNGO L’ENZA FRA NATURA, ARTE E STORIA

Il percorso esce da Parma per strade a basso traffico su Via Budellungo, Coloreto, Martorano, San. Gemignano. Si segue strada Resga per circa 200 m e si svolta sx in strada Resga Enza che si segue passando a lato di una sbarra e, poco dopo, si svolta a dx salendo sull’argine delle casse di espansione dell’Enza che si segue a sx con strada sterrata (Attenzione il tracciato a lato dell’Enza è percorribile in sicurezza solo in assenza di precipitazioni precedenti o previste. In queste condizioni, si segue su strada Resga che porta a Montechiarugolo), a tratti sassosa passa a lato del maneggio, sotto il ponte stradale e arriva sotto il Castello di Montechiarugolo che si raggiunge per una breve ma ripida salita asfaltata e poi svoltando a sx (23 Km)   (opzione: poco prima di passare sotto il ponte stradale e del maneggio, un ponticello ciclabile permette di passare l’Enza e visitare Montecchio e il suo castello già fortificato ai tempi di Matilde di Canossa e le cui forme attuali risalgono al Quattrocento). Si entra nel  Castello di Montechiarugolo  dal ponte levatoio.  La Rocca inespugnabile per l ’ alta cinta muraria, difesa da caditoie, feritoie, beccatelli, diventa all’interno elegante dimora rinascimentale. Passeggiando nelle antiche stanze del Castello di Montechiarugolo, oltre gli splendidi giardini abbelliti dalle statue settecentesche provenienti dal giardino ducale di Colorno, si ammirano saloni, arazzi, arredi d’epoca, affreschi e putti spargifiori.  Spicca l’Annunciazione attribuita alla scuola del Pisanello.

Leggenda  narra che ogni 19 maggio il  fantasma della Fata Bema  verso la mezzanotte appaia sulle mura del Castello, verso Parma, attendendo il ritorno dell’amato Pio Torelli.  Il Castello di Montechiarugolo,  costruito da Guido Torelli nel secolo XV sui resti di un preesistente insediamento, svetta  a strapiombo sul torrente Enza, importante esempio di architettura fortificata e dimora signorile insieme, tuttora abitata da  un ramo della famiglia Marchi. Si ritorna sulla provinciale-Via Solari con pista ciclabile a sx fino a Tortiano (Opzione: si può arrivare a Tortiano anche con un percorso MTB single track che parte dalla base del Castello di Montechiarugolo, dove inizia la salita. Il percorso resta parallelo all’Enza e poi piega a dx in vista di Tortiano – questo percorso MTB è in progetto di essere prolungato fino all’Oasi di Cronovilla), si passa una rotatoria e poi si svolta a sx su Strada del Pradone e si svolta a dx in strada del Battone che si segue svoltando a sx in Strada di Borgo Salice, poi a dx in Via S. Gemignano e infine una strada a sx in discesa con cartelli che indicano l’Oasi di Cronovilla. Si passa il laghetto da pesca di Cronovilla e si raggiunge l’Oasi (Km 8.0). L’Area naturalistica di Cronovilla   (https://wwfparma.wordpress.com/oasi-di-cronovilla/) si estende per circa 60 ettari lungo la sponda sinistra del Torrente Enza, nel Comune di Traversetolo (PR). Il toponimo della località deriva dall’omonima fabbrica di orologi ivi fondata nel 1876 da Luigi Beccarelli. L’imprenditore aveva acquistato nel 1872 la preesistente villa Vignale e le terre circostanti, comprese tra i torrenti Termina ed Enza e il canale Spelta, sulle cui rive costruì il Mulino Beccarelli e l’azienda, funzionante con meccanismi azionati dall’acqua. La fabbrica vinse numerosi premi internazionali e rifornì le stazioni ferroviarie italiane e le principali sedi delle Poste: orologi, regolatori, pendole e pendolette d’ogni genere, bronzi d’ornamento erano le principali tipologie di prodotti che uscirono da questa fabbrica e che consacrarono Beccarelli tra i massimi rappresentati dell’arte dell’orologeria e resero la Cronovilla e Traversetolo famosi in tutto il mondo. I laghi presenti in questa zona sono artificiali, e sono il risultato di molti anni di estrazione di ghiaia dal sottosuolo.  Dopo importanti interventi di ripristino naturalistico (sagomatura delle vasche, creazione di percorsi naturalistici, costruzione di capanni d’osservazione), a Cronovilla  si trovano  diverse zone umide, ricche di vegetazione acquatica e animali, soprattutto uccelli. Attorno alle vasche sono stati preservati gli ambienti naturali tipici dei fiumi, come i boschi ripariali, gli arbusteti, e le praterie aride. Ad oggi, a Cronovilla sono state censite ben 188 specie di uccelli, una straordinaria ricchezza di Biodiversità  che i  Volontari del   WWF tutelano e proteggono  (Opzione. Si risale e si raggiunge in pochi Km Traversetolo dove si può visitare il piccolo ma prestigioso Museo Renato Brozzi , situato nel Centro Civico  “La Corte” di Traversetolo  che offre  uno scorcio sull’ arte e la vita di Renato Brozzi , scultore, cesellatore, incisore e orafo amico  di Gabriele D’Annunzio.  Fondi provenienti dalla casa e dal laboratorio di Brozzi documentano la produzione e la figura di questo artista, che pur rispondendo alle sollecitazioni del gusto di un grande momento dell’arte italiana, è rimasto sostanzialmente fedele a sé stesso e alla pratica del proprio raffinatissimo mestiere, condotta attraverso mille diverse vie  (www.museorenatobrozzi.it). Dall’Oasi il ritorno è per la stessa strada dell’andata fino a Montechiarugolo (da Tortiano a Montechiarugolo pista ciclabile). Si prosegue su strada Resga per 300 m dopo aver attraversato la provinciale Basilicagioano-Montecchio per visitare la  Villa La Vignazza  che è dal 1879 di proprietà della nobile famiglia dei Marchesi Lalatta Costerbosa, insignita di tale titolo da Francesco I Farnese, Duca di Parma e Piacenza. Conserva tra le sue mura il fascino di una storica dimora nobiliare centro di una prestigiosa attività agricola. La Vignazza è una splendida dimora nobiliare del ‘700 immersa nel verde di una grande tenuta agricola. Cinta da un grande parco popolato da imponenti alberi secolari, la Villa Vignazza vanta tra la sua antica stirpe di alberi, due esemplari importanti, un raro leccio a doppio fusto ed un cedro del libano ultracentenario, inseriti entrambi nel novero delle piante di notevole pregio della Regione Emilia Romagna. All’interno della struttura si trovano molteplici sale, arricchite da preziosi arredi d’epoca. Si ritorna all’incrocio della strada Basilicagoiano-Montecchio e si prende la pista ciclabile sulla sx che poi si sposta sulla dx ed esce a Basilicagoiano. Si percorre la strada in paese in direzione Monticelli prendendo poi la pista ciclabile a sx all’uscita del paese. Alla rotatoria si svolta a dx e si entra in Monticelli, noto centro termale. Si esce da Monticelli e ci si immette nel percorso dell’andata per Maladriano, Coloreto, Via Budellungo raggiungendo la stazione di Parma.

Km 64

“Percorso Petrarca”comune di Montechiarugolo