Così, vi voglio ricordare in questo giorno di Natale, che non ha più il profumo delle bucce di mandarino messe a seccare sulla stufa.
Di quando tu mamma indaffarata e mai stanca, con le mani impastate tra la sfoglia e il ripieno dei cappelletti, mi raccontavi fantastiche storie mentre stavo con le gambine a penzoloni seduta in un angolo del tavolo, aspettavo il ritorno di papà. Che festa era vederti entrare in casa ancora con gli abiti sporchi del lavoro che sapevano di legna e di cera. Orgoglioso tiravi fuori dalla tasca della giacca i soldi arrotolati e legati, ” ecco questo è il guadagno del lavoro” dicevi, li aprivi e li contavi uno a uno, anche se pochi sembravano tanti quelle grandi banconote. Così, vi voglio ricordare in quella fredda notte, chissà se un rumore o brusio di voce interruppe il mio sonno, seguii la luce dietro la porta, e lì vi vidi rannicchiati tirar fuori dal baule i regali. D’improvviso capii che Babbo Natale… e tornai a letto con il cuore pesante. Così, vi voglio ricordare mamma e papà. Con Amore Mariuccia