FORME IN LIBERTA’ Galleria L’Ottagono presentata Silvio Panini

FORME IN LIBERTA’ Galleria L'Ottagono presentata Silvio Panini FORME IN LIBERTA’ Galleria L'Ottagono presentata Silvio Panini

FORME IN LIBERTA’ Galleria L’Ottagono presentata Silvio Panini

Inaugurazione sabato 01 luglio 2023 alle ore 18 presentata dal curatore della Galleria L’Ottagono Silvio Panini.

Graziano Pompili, noto artista residente a Montecchio Emilia

FORME IN LIBERTA’  Galleria L'Ottagono presentata Silvio Panini

FORME IN LIBERTA’ Galleria L’Ottagono presentata Silvio Panini

La mostra si potrà visionare il sabato e la domenica dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 16,00 alle ore 18,00 e terminerà domenica 23 luglio 2023 alle ore 18,00.

 Biografia essenziale (di Martino Pompili)

Graziano Pompili

Graziano Pompili

Graziano Pompili nasce a Fiume il 18 Dicembre 1943. Si trasferisce con la famiglia, all’età di tre anni, a Faenza; è qui che prende forma e si sviluppa la sua passione per la creazione. In questa terra il giovane Graziano intraprende gli studi artistici. Diplomato in ceramica presso l’Istituto d’Arte di Faenza, si trasferisce a Reggio E. per insegnare, all’Istituto d’Arte G. Chierici. Diplomatosi contemporaneamente all’Accademia di Belle Arti di Bologna intraprende un percorso professionale diviso fra l’insegnamento alla Accademia stessa e la creazione scultorea. Da una iconografia ingenua, ma potente, legata a forme Mooriane, Pompili approda nei primi anni Ottanta ad un fare citazionista ed intimistico al contempo, legato al suo viscerale amore per l’archeologia: non a caso, negli anni ’80, egli stesso chiama le sue opere ri-archeologie. Figure e forme della classicità distrutte e palesate attraverso il restauro, esplicitano il bisogno dell’artista di evocare, meravigliarsi, ri-scoprire. I lacerti del passato, la materia, la terra portano presto Pompili ad indagare sul paesaggio e il suo rapporto con l’uomo. La visione mitica e antropocentrica volge l’attenzione sull’abitare/creare. Dalla prima metà degli anni ’90 l’attenzione si concentra sull’archetipo abitativo e insediativo, la casa e il villaggio: paesaggi urbani su steli monolitiche e sintesi poetiche di superfici vissute, costruite. L’esplorazione del segno che l’uomo agisce sulla materia e sul mondo, si dichiara attraverso il marmo, il granito, il basalto. Pompili ha sempre frequentato Carrara e le sue cave, ha sempre dato vita alla pietra, ma oggi più che mai l’artista è là, a vivere e lavorare. Forse proprio in quei luoghi divisi fra mare e montagna, materia ed estasi, finisce la ricerca febbrile di quel luogo poetico figuratamente descritto da Martin Heidegger nei suoi trattati sull’abitare/costruire/creare.

“All’abitare, così sembra, perveniamo solo attraverso il costruire; costruire è propriamente creare.”

Martin Heidegger