Festa della Polizia Municipale “Unione Val d’Enza” 2016

Sala della Rocca

in Montecchio nell’Emilia

Montecchio emilia 2016

Solo il ”silenzio” che ha risuonato nelle grandi volte del santuario dalla Beata Vergine dell’Olmo a Montecchio nell’Emilia nella Santa Messa officiata da Don Antenore Vezzosi, ha saputo pregnare di significati etici e morali che ispirano e guidano il Corpo dei Vigili Urbani dell’”Unione Val d’Enza” in riverente omaggio al loro Santo Patrono San Sebastiano (256 – 258+). A dare invece il loro benvenuto agli ospiti della giornata commemorativa ci ha pensato, presso la Sala della Rocca in Montecchio nell’Emilia Paolo Colli in qualità di Presidente dell’”Unione Val d’Enza” accompagnato dal Vice-Presidente della medesima Burani Paolo nonché dalla Comandante della Polizia Municipale Cristina Caggiati. Al tavolo era pure presente il Responsabile dell’Area di Polizia Locale della Regione Emilia-Romagna Gianluca Albertazzi. Tra luci e qualche vera preoccupazione è stata presentata una vasta panoramica di quelle che sono gli ambiti e le competenze che via via si sono aggiunte negli anni ed è davvero finito il tempo quando spesso nei nostri comuni vi era un singolo vigile urbano a noi noto meglio come il messo comunale. Di strada ne è stata fatta tanta davvero e non passino inosservate le parole non dettate dalla retorica del Responsabile Albertazzi che ha citato il corpo dell’Unione della Val d’Enza” come esempio tra i migliori nell’area regionale sia in termini di organizzazione che in termini di efficienza. Il presidente Colli ha

Sala della Rocca in Montecchio nell’Emilia

voluto rimarcare tutta la determinazione nonché la passione offerta dai comuni dell’unione che spesso hanno valicato le loro competenze territoriali e valga un esempio su tutti la installazione della telecamere intelligenti alle poste dell’ingresso autostradale “Terre Matildiche” che certamente non era nei loro compiti ma che però ha visto investite energie economiche del nostro territorio. Anche il Comandante Caggiati ha elogiato in qualità anche di Capo della Protezione Civile non solo il proprio personale ma anche tutte le forze del volontariato locale che ha visto la loro sussidiarietà per lo svolgimento degli importanti compiti quali emergenze metereologiche, gestione della viabilità, gestione dei controllo passivo del territorio ma anche momenti di importanti simulazioni di calamità naturali. Non sono però mancate le note dolenti prima fra tutte la riduzione costante del personale che se non vedrà una inversione di tendenza presto si ritroverà a dover tagliare giocoforza dei servizi di utilità territoriale.  Particolarmente apprezzato il dono dato dalla comunità egiziana montecchiese al corpo dei vigili urbani consegnato per l’occasione da una bambina egiziana.

Bibbiano on line 23.01.2016