Aree di attesa In caso di emergenza

Protezione civile Punto di prima assistenza

Aree di attesa In caso di emergenza Aree di attesa In caso di emergenza

Aree di attesa In caso di emergenza

 NEL COMUNE DI MONTECHIARUGOLO

Aree di attesa In caso di emergenza

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LE AREE DI ATTESA NEL COMUNE DI MONTECHIARUGOLO 1. Parco Mons. Guerra Via

Aree di attesa In caso di emergenza

Aree di attesa In caso di emergenza

Garibaldi Basilicanova (parco pubblico) 2. Via Falcone – Basilicanova (parcheggio del centro sportivo Furlotti) 3. Via Mamiano – Piazza (parcheggio) 4. Via Risorgimento, lottizzazione Belvedere loc. La Forca (parcheggio) 5. Via 1° maggio/Via Industria- area produttiva Basilicanova (Piazza – parcheggio pubblico) 6. Piazza Ghiretti – Basilicagoiano (Piazza – parcheggio) 7. Via Marzabotto – Basilicagoiano (Parco pubblico) 8. Punto Blu e centro parrocchiale di Via Nenni – Monticelli (Parco pubblico e parcheggi) 9. Via Nicholas Green – Dardanelli (Parcheggio) 10. Via Verdi – Monticelli Terme (parco pubblico) 11. Via Laura Bassi Monticelli Terme (Parcheggio Casa della Salute) 12. Via Trivulzio La Fratta (Parco pubblico 13. Via Solari Montechiarugolo (parcheggio) 14. Via Solari Tortiano (parcheggio pubblico)

Con la posa dei cartelli che identificano le “Aree di attesa della popolazione”, diventano pienamente operativi i Piani di Protezione civile dei cinque comuni dell’Unione Pedemontana Parmense. L’identificazione e classificazione di 53 “luoghi sicuri” in cui accogliere la cittadinanza in caso di emergenza, è stata completata tra il 22 e il 27 maggio in occasione della Settimana della Protezione Civile promossa dalla Regione Emilia-Romagna. I cinque Piani comunali di Protezione civile approvati circa un anno fa rappresentano una pianificazione corposa, realizzata dal geologo Stefano Castagnetti (esperto in materia di emergenze e Protezione civile) e condivisa con tutta la popolazione, che ha potuto dare suggerimenti per mezzo di questionari distribuiti nell’ambito del “Progetto Insieme”, iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini sul tema delle emergenze che ha coinvolto le associazioni di volontariato. I protocolli di intervento sono stati aggiornati con un’analisi approfondita per individuare i rischi (sismico, meteorologico, idraulico e incendio, tanto per citarne alcuni), e per ciascuno di essi sono stati ricostruiti specifici scenari di intervento. Ma non solo. Nei piani “3.0”, come sono stati ribattezzati, c’è una concezione più moderna della Protezione civile, in cui tutta la cittadinanza concorre nella previsione e prevenzione dei rischi, organizzandosi per garantire soccorsi rapidi ed efficaci. Un lungo lavoro terminato con la segnalazione delle “Aree di attesa per la popolazione” già dotate di un minimo di strutture di base, in cui potranno recarsi i cittadini nel caso fosse necessario il temporaneo abbandono dei fabbricati in cui ci si trova. E’ fondamentale che ogni cittadino conosca l’area di attesa più vicina alla propria abitazione o al proprio luogo di lavoro, in modo da raggiungerla il più rapidamente possibile in caso di necessità. «La segnalazione delle aree d’attesa è di grande importanza – sottolinea Elisa Leoni, Sindaco di Felino e Assessore alla Protezione civile dell’Unione Pedemontana – e si inserisce nell’ottica di completare e divulgare, non solo sulla carta, le buone pratiche stabilite nei piani, aggiornati e promossi attraverso un percorso di partecipazione tra la cittadinanza. I Piani devono diventare uno strumento utile tanto a chi amministra quanto a chi vive e lavora sul nostro territorio. Nei prossimi mesi verranno avviate altre iniziative di informazione alla popolazione. Sperando di non averne mai bisogno – conclude Leoni –, ognuno di noi ha il dovere di essere preparato ad affrontare ogni emergenza».