Allarme per carenza di manodopera agricola, finalmente si lavora?

Vi è l'idea di chiamare in servizio tutti i disoccupati e tutti i reddito di cittadinanza

insieme per tutelare agricoltura calabrese insieme per tutelare agricoltura calabrese

Allarme per carenza di manodopera agricola, finalmente si lavora?

Allarme per carenza di manodopera agricola, finalmente si lavora?

Allarme per carenza di manodopera agricola, finalmente si lavora?

Per reagire all’impatto dell’emergenza coronavirus sono necessarie «azioni decisive ed efficaci per rispondere rapidamente alla crisi . L’agricoltura non si ferma, Confagri Emilia Romagna: “Manca la manodopera a due settimane dall’avvio delle operazioni manuali nei frutteti”«L’agricoltura non può prendersi una pausa di uno o due mesi per poi ripartire più forte. Ci sono lavori che richiedono immediatezza e risposte che le imprese non possono attendere». A lanciare il monito è Marcello Bonvicinipresidente di Confagricoltura Emilia Romagna che elenca nel dettaglio i punti critici delle aziende agricole: «Manca la manodopera a due settimane dall’avvio dei primi interventi manuali nei frutteti, a partire dal diradamento dell’albicocco in Romagna e, a seguire, tutte le altre operazioni colturali. Per dare inizio all’attività agricola – continua l’imprenditore – abbiamo bisogno di migliaia di lavoratori stagionali, in gran parte provenienti dai paesi dell’Est europeo, che però adesso potrebbero dirigersi altrove a causa del Covid-19. Quindi occorre reperire soprattutto maestranze locali». Parole per altro difficili da pronunciare nel pieno dell’emergenza sanitaria in atto, che tuttavia riflettono i timori di un comparto soggetto soltanto al calendario agricolo. Confagri Emilia Romagna

Vi è l’idea di chiamare in servizio tutti i disoccupati e tutti i reddito di cittadinanza per la carenza di manodopera agricola.

Scongiurare il blocco dell’attività delle imprese per difficoltà dovute alla carenza di manodopera, interruzione delle consegne e dei rifornimenti. E’ questo il problema più urgente da affrontare e risolvere sul piano economico. E’ la posizione espressa dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nel corso dell’incontro di ieri sera, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Giansanti ha proposto una serie di misure in grado di sostenere la nell’immediato la continuità del processo produttivo, assicurando anche alle imprese la necessaria liquidità.In primo piano le misure relative al lavoro. Per favorire il reclutamento di manodopera da parte delle aziende agricole i cui addetti sono impossibilitati ad effettuare la prestazione per l’emergenza sanitaria, per Confagricoltura sarebbe necessario consentire il ricorso al contratto di prestazione occasionale anche oltre i limiti attualmente previsti dall’attuale normativa; semplificare tutte le procedure per l’assunzione dei lavoratori dipendenti stagionali, oltre a riconoscere sgravi contributivi alle imprese agricole operanti nelle zone rosse e prevedere una proroga, almeno fino alla fine dell’anno, sia degli adempimenti nei confronti degli enti previdenziali, sia dei pagamenti contributivi a carico delle aziende agricole.